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Il boss (1973)  
Con
Henry Silva
(Doppiato da Sergio Rossi)
Lanzetta

Richard Conte
Don Corrasco

Gianni Garko
Commissario Torri

Antonia Santilli
Rina D'Aniello

Vittorio Caprioli
Questore

Pier Paolo Capponi
Cocchi

Corrado Gaipa
Avvocato Rizzo

Marino Masé
(Doppiato da Giacomo Piperno)
Pignataro

Howard Ross
Melende

Claudio Nicastro
Don Giuseppe D'Aniello

Gianni Musy
Carlo Attardi

Mario Pisu
(Doppiato da Giorgio Piazza)
Onorevole Gabrielli

Andrea Aureli
Don Antonino Attardi

Pietro Ceccarelli
Maione

Giulio Baraghini
Picciotto di Don Corrasco

Sergio Ammirata
Rapitore Rina

Salvatore Billa
Sacco

Luigi Antonio Guerra
(solo credito)

Giorgio Dolfin
Poliziotto

Andrea Scotti
Rapitore Rina

Franco Ukmar
Uomo cacciato dalla saletta prima del film (*)

Jimmy il Fenomeno
Picciotto di Cocchi (*)

Franco Lo Cascio
Uomo al cinema (*)

Fernando Di Leo
Picciotto (*)

Romano Milani
Uomo nella saletta di proiezione (*)

Maurizio Streccioni
Poliziotto (*)

Claudio Morabito
Picciotto (*)

Armando Tortorici
Uomo nella saletta di proiezione (*)

Alfredo Ciarpelloni
Picciotto di Cocchi (*)

Giovanni Ukmar
Picciotto che assalta la banda di Cocchi (*)

Angelo Casadei
Infermiere all'obitorio (*)

Armando Bottin
Rapitore (*)

Clemente Ukmar
Uomo cacciato dalla saletta prima del film (*)

Fulvio Mingozzi
Poliziotto (*)

Pietro Torrisi
Picciotto di Cocchi travestito da poliziotto (*)

Tony Askin
Picciotto di Cocchi al cinema (*)

Bruno Bertocci
Medico in obitorio (*)

Omero Capanna
Primo ucciso al cantiere (*)

Fernando Cerulli
Proiezionista (*)

Empedocle Buzzanca
Maresciallo Maggiore di Polizia (*)

Artemio Antonini
Picciotto che assalta la banda di Cocchi (*)

Ottorino Polentini
Sgherro (*)

(*) non accreditato




"[…] Raccontato con il piglio avventuroso e le approssimazioni bozzettistiche inaugurati dal Padrino, il film scarta lo stile dell’inchiesta sociale preferendo la formula più commerciale del cinema d’azione. I potenti interessi economici e politici […] che rappresentava la struttura dorsale della mafia, diventano qui semplici annotazioni marginali per giustificare il taglio thrilling della vicenda e la sovrabbondanza di pistolettate e ammazzamenti di chiara imitazione western. […]"
S.C. (Sandro Casazza) - La Stampa - 02/03/1973

"[...] In fatto di torbide vicende neppure Francesco Mastriani, autore de “La cieca di Sorrento” e de “La sepolta viva”, ha saputo fare di meglio. Debole nel suggerire sentimenti d’amore, di cupidigia, di ferocia, il regista de “Il boss” è abile nell’intrecciare casi di violenza e di sangue. Va riconosciuto che alcuni spunti glieli ha dati la cronaca dei giornali. Li salutiamo, riconoscendoli, al passaggio. Si rivede con piacere Richard Conte, interprete, una volta, di film “sociali” a cura di Hathaway o di Dassin. La figura del questore, raffigurato da Vittorio Caprioli, è molto riuscita. "
Pietro Bianchi - Il Giorno - 03/02/1973

"[...] Film commerciale, chiaramente, e come tale alla costante ricerca di piccoli e grossi effetti, senza guardare tanto per il sottile a problemi di stile e di gusto. Però l’insieme è ben congegnato, le fila del racconto son tenute con mano sicura, i personaggi che si affollano hanno una loro sanguigna platealità, che consente ad alcuni di sopportare sulle proprie spalle persino un accenno, sia pur convenzionale, di polemica socio-politica. E la recitazione ha complessivamente un buon ritmo, grazie al quale si perdona volentieri ai singoli interpreti l’inevitabile esteriorità delle loro caratterizzazioni. [...]"
Bir. (Guglielmo Biraghi) - Il Messaggero - 10/02/1973



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