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 << I film della Pollanet Squad (POLIZIESCO) >> 
Quelli della calibro 38 (1976)  
Scene acrobatiche
Sergio Mioni
Con
Marcel Bozzuffi
(Doppiato da Glauco Onorato)
Commissario Vanni

Carole Andrè
Sandra

Ivan Rassimov
Marsigliese

Riccardo Salvino
Nicola Silvestri

Giancarlo Bonuglia
(Doppiato da Giorgio Piazza)
Commissario Petrucci

Fabrizio Capucci
Ciro

Francesco Ferracini
Franco Lubrano

Daniele Gabbai


Antonio Marsina
(Doppiato da Manlio De Angelis)
Guido Pugliese "Il biondo"

Ezio Miani
Poliziotto Squadra Speciale

Giancarlo Sisti
Roland

Franco Garofalo
Gilbert De Lange

Eolo Capritti
(Doppiato da Arturo Dominici)
Saro Nistri

Bernardino Emanuelli
Gianni Luciano "Mezza cicca"

Armando Brancia
(Doppiato da Renato Mori)
Questore

Oscar Sciamanna
Giornalista (*)

Umberto Amambrini
 (*)

Nestore Cavaricci
Gorilla alla bisca (*)

Grace Jones
Cantante al night (*)

Augusto Funari
Fratello del "Marsigliese" (*)

Francesco D'Adda
Tecnico (*)

Margherita Horowitz
Donna alla bisca (*)

Giuliana Melis
Lucia (*)

Roberto Messina
Uomo di Nistri (*)

Raniero Dorascenzi
Croupier (*)

(*) non accreditato




"[…] Se non fosse la ripetizione di cose viste e riviste il film potrebbe anche essere apprezzato dagli appassionati delle storie poliziesche tutta azione. Forte di un collaudato mestiere il regista Massimo Dallamano ha impresso al racconto (soggetto e sceneggiatura sono di Ettore Sanzò) un ritmo ferratissimo senza affatto curarsi della verosimiglianza dei fatti e delle situazioni. L’importante per lui è fare spettacolo al di là delle implicazioni socio-psicologiche che una storia del genere dovrebbe avere. I personaggi, sommariamente caratterizzati, sono affidati ad interpreti di un cerro valore come Marcel Bozzufi, Carol André e Ivan Rassimov."
Leo - Il Messaggero - 06/08/1976


Un film assolutamente pirotecnico. Il tema predominante è la possibilità della nascita all’interno della Polizia di Stato di uno strumento moderno per combattere un nuovo tipo di delinquenza, ossia il battesimo di una squadra speciale fatta da superagenti con calibro 38. Si confrontano il commissario Vanni interpretato sobriamente da un Marcel Bozzuffi sempre splendidamente pacato, e il marsigliese, spietato delinquente alla caccia del commissario (omicida del fratello), e dei soldi. Brillante pure l’idea dell’arma usata dal malfattore che colpisce mediante esplosioni di cariche radiocomandate ad alta frequenza, dove a farne le spese è sempre la povera gente, nei mercati rionali o alla stazione. Non sono né stragi nere né stragi rosse, sono invece gesti abominevoli di un folle criminale. A rimetterci la vita saranno in molti: la bella moglie del commissario dinanzi agli occhi innocenti del figlio, il povero Mezzacicca o meglio Gianni Luciano, un uomo attempato padre e marito, gli agenti speciali Nico (Nicola Silvestri) e Franco Lubrano, la bella Sandra (Carol Andrè), sfortunata ragazza, titolare di un night club e fidanzata di Guido Pugliese, il braccio destro del marsigliese, e l’agente Mazzucchelli travolto da una Giulia adiratissima. Il commissario Vanni avrà ragione dell’astuto criminale, ma la sua rimarrà una vittoria amara perché la vendetta non ridarà comunque il sorriso alla sua bella compagna, e nessuno potrà mai cancellare dal cervello del fulvo bambino la tragedia che lo ha sorpreso ancora molto giovane. Contribuiscono alla riuscita del film del 1976 pure l’androgina Grace Jones nella parte della cantante del night club di Sandra (da segnalare la struggente melodia di I still get the blues, nata dal binomio Hal Shaper - Stelvio Cipriani), e le bellissime scene acrobatiche dirette dal fantastico Sergio Mioni e la sua spericolata equipe.



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