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 << I film della Pollanet Squad (DRAMMA POLITICO) >> 
Cadaveri eccellenti (1976)  
Musiche
Piero Piccioni
Con
Lino Ventura
Ispettore Amerigo Rogas

Tino Carraro
Capo della polizia

Marcel Bozzuffi
Ozioso

Paolo Bonacelli
Dottor Maxia

Alain Cuny
Giudice Rasto

Maria Carta
Signora Cres

Luigi Pistilli
Cusani

Tina Aumont
Prostituta

Renato Salvatori
Commissario

Paolo Graziosi
Galano

Anna Proclemer
Signora Nocio

Fernando Rey
Ministro

Max Von Sydow
Presidente della Corte Suprema

Charles Vanel
Procuratore Varga

Carlo Tamberlani
Arcivescovo

Enrico Ragusa
Frate cappuccino

Corrado Gaipa
Capo mafioso

Claudio Nicastro
Generale

Francesco Callari
Giudice Sanza

Mario Meniconi
Baraccato

Accursio Di Leo
Assistente di Rogas

Ernesto Colli
Guardia notturna

Silverio Blasi
Bloma

Alfonso Gatto
Nocio

Renato Turi
Speaker tv

Alexandre Mnouchkine
Pattos, l'armatore (*)

Florestano Vancini
Dirigente PCI (*)

Edoardo Mascia
Detenuto sulla nave (*)

Richard Dunne
Uomo alla festa (*)

(*) non accreditato




"[…] Il film di Rosi è importante anche se lo si stacca dal contesto più strettamente cronachistico, ma certamente gran parte del suo interesse e del suo fascino deriva dalla stretta connessione con le vicende che tutti stiamo vivendo […]"
Claudio Sorgi - La Rivista del Cinematografo, 6 - 1976

"[…] L'altro appuntamento di rilievo è con il discusso film di Rosi, Cadaveri eccellenti, tratto da “Il contesto” di Sciascia. Rosi continua il suo deciso impegno nell'attualità politica e sociale del paese, con una partecipazione civile che viene da lontano […] e con una scrittura che va facendosi sempre più complessa e spettacolare, ormai distante dal rigore quasi documentario delle origini. In Cadaveri eccellenti la forzatura sta forse nell'accostamento tra una struttura narrativa vincolata dagli schemi del giallo a suspense, pur con pagine eccellenti, e la materia fantapolitica della vicenda legata ad un'analisi turbata e apocalittica della realtà italiana contemporanea. Le metafore sono fin troppo evidenti: in un'atmosfera da incubo l'ispettore Rogas si dibatte in una ragnatela inestricabile intessuta di trame e compromessi, ma la presenza di segni evidenti del reale storico sovrapposti alla potenziale astrazione fantastica del racconto genera un'ambiguità di senso e di stile che in parte pregiudica la incisività ideologica. […]"
Giovanni M. Rossi - L'Unità - 14/03/1976



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