HOME | FILM | GENERI | ATTORI | REGISTI | COMPOSITORI | LOCATIONS | DOPPIATORI | STUNT
 << I film della Pollanet Squad (POLIZIESCO) >> 
La violenza: quinto potere (1971)  
Musiche
Ennio Morricone
Con
Enrico Maria Salerno
Pubblico Ministero

Gastone Moschin
Avvocato Colonnesi

Riccardo Cucciolla
Professor Luciano Salemi

Mario Adorf
Amedeo Barresi

Ciccio Ingrassia
Ferdinando Giacalone

Aldo Giuffré
Sindaco Giuseppe Salemi

Julien Guiomar
(Doppiato da Ferruccio Amendola)
Dottor Golino

Georges Wilson
(Doppiato da Arturo Dominici)
Ingegner Crupi

Michele Abruzzo
Onorevole Adalberto

Ferruccio De Ceresa
(Doppiato da Sergio Graziani)
Senatore della Commissione Antimafia

Turi Ferro
Giudice Nicola Altopascio

Mariangela Melato
Rosalia Alicata

Guido Leontini
Rosario Vacirca

Elio Zamuto
Luciano Verzì

Mico Cundari
Avvocato difensore

Silvia Dionisio
Figlia di Giacalone

Liana Trouchè
Signora Scibilia

Alessandro Sperlì
Giovanni Savoca

Consalvo Dell'Arti


Michele Gammino
Alicata

Guido Celano
Membro della Commissione Antimafia

Alessandro Perrella


Marcello Di Martire


Franco Fantasia
Membro della Commissione Antimafia

Gianni Pulone


Vezio Natili
Avvocato del collegio difensivo (*)

Romano Targa
 (*)

Romano Milani
Avvocato del collegio difensivo (*)

Calogero Azzaretto
Imputato (*)

Alba Maiolini
Donna alla cerimonia funebre (*)

Filippo Perego
Giudice (*)

Luciano Bonanni
Avvocato della difesa (*)

Benito Pacifico
 (*)

Giuseppe Alotta
Imputato (*)

Ulla Johannsen
Ragazza presente alla sparatoria (*)

Armando Tortorici
Uomo alla cerimonia funebre (*)

(*) non accreditato




"La crociata antimafia che si sta svolgendo in vari campi dell’arte , dalla letteratura al cinema , riceve un nuovo contributo dal film “La violenza: quinto potere” di Florestano Vancini. E che si tratti di un contributo assai robusto è dimostrato non solo dalla firma del regista, avvezzo ad un cinema d’idee, ma dalle fonti della sceneggiatura: la quale attraverso il regista teatrale Giuseppe Fava, si rifà agli atti della commissione incaricata di studiare il più grave fenomeno sociale della Sicilia odierna. [...] Il tono del film è forse un po’ diseguale: dapprima secco e nervoso, poi, col prolungarsi delle alternanze passato-presente, non restio a concedere maggior spazio alla tirata teatrale, con qualche sconfinamento nella verbosità melodrammatica. Ma gli elementi positivi hanno, nel bilancio, un netto sopravvento su quelli negativi: dato anche l’aggressivo e lodevole coraggio con il quale Vancini si è gettato nell’incandescente materia. [...] "
Bir. (Guglielmo Biraghi) - Il Messaggero - 12/02/1972

"[...] A parte che il film è fatto assai bene da Florestano Vancini (di cui forse alcuni ricorderanno il film-gangster “La banda Casaroli” del ’62), pensiamo che la sua forza derivi da una sana reazione civile alla sopraffazione e agli intrighi tenebrosi. Gli spettatori mostrano da qualche tempo di gradire i film che si sostanziano delle contraddizioni e dei drammi della società nazionale. Forse il carattere fortemente dialettico di “Violenza: quinto potere” tradisce l’origine dall’intenso dramma di Giuseppe Fava che, siciliano, conosce a meraviglia lupi e sparvieri di cui parla. Tutti gli interpreti sono meritevoli di lode."
Pietro Bianchi - Il Giorno - 11/03/1972



Colonna Sonora
Poster