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Gli intoccabili (1969)  
Musiche
Ennio Morricone
Con
John Cassavetes
(Doppiato da Sergio Graziani)
Hank McCain

Britt Ekland
(Doppiato da Maria Pia Di Meo)
Irene Tucker

Peter Falk
(Doppiato da Pino Locchi)
Charlie Adamo

Gabriele Ferzetti
Don Francesco De Marco

Pierluigi Aprà
(Doppiato da Luigi La Monica)
Jack McCain

Luigi Pistilli
Duke Mazzanga

Margherita Guzzinati
Margaret De Marco

Claudio Biava


Steffen Zacharias


James Morrison
(Doppiato da Pino Colizzi)


Florinda Bolkan
Joni Adamo

Tony Kendall
(Doppiato da Cesare Barbetti)


Salvo Randone
(Doppiato da Renato Turi)


Gena Rowlands
(Doppiato da Rita Savagnone)


Val Avery


Carol Doda


Jack Ackerman


Maria Mizar


Mirella Pamphili
(Come Mirella Phamphili)

Franco Riti


Gaetano Imbrò


Bill Vanders
 (*)

Carla Brait
Cantante al night-club (*)

Tery Hare
Prostituta (*)

(*) non accreditato




"[...] Film curioso, che si presta a due ordini di osservazioni. Pur basandosi su una materia scottante e sempre attuale, vi risuona un'eco dei "feuilletons" ottocenteschi: amanti che si sacrificano, figli senza criterio, spietatezza dei malvagi e loro finale trionfo. E' come dire che il racconto, folto di personaggi e di eventi, è scosso da una furia romantica che poco ha in comune con i modelli cui evidentemente s'è ispirato il regista Montaldo: "La volpe argentata", "Il piccolo Cesare", "Notti di Chicago". [...] Poi c'è un'altra intenzione da leggere tra le righe:far vedere questa evoluzione nel breve ambito di un gangster di vecchia scuola. [...] Per dirla con una metafora, assistiamo a una carica di cavalleria contro i carri armati. Un'opera dunque nel suo genere (il racconto d'azione) riuscita. Abbiamo credito tuttavia di scorgere un difetto di stile. A forza di vedere film hollywoodiani, ci si è fatti un'idea diversa dell'ambiente in cui si organizza il "crimine organizzato". Non alludiamo agli interpreti, che sono assai valorosi [...]. No, parliamo dell'ambiente: arredi, uffici, modo di esprimersi. Lo stile di Hammett e di Hawks è più secco, più perentorio. [...] "
Pietro Bianchi - Il Giorno - 02/04/1969

"[...] La vicenda [...] è messa in immagini da Montaldo con lucido vigore. [...] Certo la rappresentazione di questa mafia d'oltre oceano è, in certi momenti, agghiacciante. [...] Si vorrebbe che il regista avesse calcato la mano nel disegno degli iniqui caratteri, ecceduto nella spietatezza: purtroppo c'è da temere, invece, che laggiù la realtà sia proprio quella, con una delinquenza organizzata in tutto: nel rigore delle malefatte e nella crudeltà delle vendette. Per questo Gli intoccabili è non soltanto un film duro e aspro, è anche desolatamente amaro. John Cassavetes dà straordinaria efficacia alla caratterizzazione di Hank, gangster romantico che si comporta da "battitore libero" [...]. "
Vice - La Stampa - 06/04/1969

"Non è certo la prima volta che il cinema affronta il tema della mafia in America. Stavolta però chi ci si prova è un italiano, Giuliano Montaldo. E sebbene il suo film sia principalmente un film di azione, adatto alle grandi platee, pure esso non è privo di un certo dignitoso impegno. [...] E' anche evidente il desiderio di caratterizzare abbastanza a fondo le molte figure umane che vi si affacciano. Protagonista è John Cassavetes, che, nei panni dell'ergastolano graziato, si atteggia un po' a Diabolik ma riesce in definitiva a dare un buon risultato al suo complesso personaggio. [...] "
Bir. (Guglielmo Biraghi) - Il Messaggero - 11/04/1969



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