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L'onorata famiglia - Uccidere è cosa nostra (1973)  
Regia
Tonino Ricci
Musiche
Bruno Nicolai
Con
Raymond Pellegrin
(Doppiato da Arturo Dominici)
Don Peppino Scalise

Simonetta Stefanelli
(Doppiato da Rita Savagnone)
Rossana Vitale

Giancarlo Prete
(Doppiato da Pino Colizzi)
Commissario La Manna

Richard Conte
(Doppiato da Giuseppe Rinaldi)
Antonino Marchesi

Maria Fiore
Nunziata Federici

Edmund Purdom
(Doppiato da Elio Zamuto)
Onorevole Lo Faro

Aldo Barberito
Orlando Federici

Pino Ferrara
Avvocato Fiorito

Sal Borgese
(Doppiato da Michele Gammino)
Turi Nannisco

Stelio Candelli
(Doppiato da Manlio De Angelis)
Johnny De Salvo

Umberto Spadaro
Maresciallo dei Carabinieri

Franco Fantasia
Questore

Empedocle Buzzanca
Alfio Sorge

Saro Anastasi


Luigi Antonio Guerra
Giornalista

Antonina Micalizzi
(come Antonia Micalizzi)

Francesco Sineri


Giuseppe Bruno Bossio


Ignazio Pappalardo
 (*)

Pietro Torrisi
Scagnozzo di Marchesi (*)

(*) non accreditato




"Ogni riferimento a luoghi, fatti e persone realmente esistiti è puramente casuale, assicura una didascalia alla fine del film. Ma luoghi, fatti e personaggi sono talmente comuni che non è difficile trovare riferimenti reali. […]"
A.M.P. - Paese Sera - 06/07/1973

"[...] Dignitoso sul piano della costruzione scenica e scorrevole come un western il film ha però scarso valore sul piano della denuncia sociale per l’abbondanza di elementi romanzeschi e per le evidenti ingenuità in cui cade nel descrivere un fenomeno così complesso e preoccupante come quello mafioso. [...]"
Vice - Il Messaggero - 06/07/1973

"[...] Fin dalle prime sequenze, nonostante un certo mestiere del regista Tonino Ricci, sappiamo cosa ci aspetta e come ci sarà raccontato [...]. Ma lo scopo della pellicola non è la denuncia, poiché questa dovrebbe motivarsi con tutt’altra qualità di analisi, bensì la solita ricerca dell’effetto plateale (le solite volgarità in siculo di vecchietti malfermi) su ricalco del famoso modello di Marlon Brando. L’impressione è abbastanza squallida, l’interesse decresce regolare come un teorema, gli attori (anche di consumato mestiere, vedi Pellegrin e Conte) si agitano come se davvero fossero votati a miglior causa. "
M.P. (Maurizio Porro) - Il Giorno - 11/08/1973



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